mercoledì 1 giugno 2016

COME COLTIVARE LE PIANTE GRASSE




 LE PIANTE GRASSE

Le piante grasse, chiamate anche piante succulenti  perchè dotate di particolari tessuti "succulenti", i parenchimi acquiferi, tramite i quali possono immagazzinare grandi quantità di acqua.
L'acqua assorbita durante i periodi di pioggia viene amministrata sapientemente, durante i periodi di siccità, migrando a ogni distretto dell'organismo della pianta che la richieda. Per la presenza del tessuto succulento, foglie, fusti e radici di queste piante diventano carnosi e ingrossati, assumendo - a seconda del tipo - forme tipiche come quelle sferiche, colonnari, a rosetta, appiattite, ecc.
Le succulente sono spesso indicate, erroneamente, col termine generico di cactus, che in realtà si riferisce a una determinata famiglia di tali piante, tutte originarie delle Americhe. Mentre quasi tutti i cactus sono succulente, non tutte le succulente sono cactus.


Caratteristiche:

  • alcune presentano metabolismo CAM per minimizzare la perdita di acqua
  • foglie assenti, ridotte o di forma sferica
  • riduzione del numero di stomi
  • il fusto è la sede principale della fotosintesi
  • la forma di crescita è compatta: colonnare, sferica o a cuscino compatto
  • presenza di cere, cutine e peli sulle superfici esterne per ridurre la perdita d'acqua mediante la creazione di un micro-habitat umido intorno alla pianta e mediante la riduzione del flusso d'aria sulla sua superficie.

Coltivazione:

La coltivazione delle "piante grasse" non è indicata in appartamento (anche se a volte si possono ottenere buoni risultati anche con una coltivazione domestica) in quanto non si può dar loro tutta la luce, l'aerazione e la temperatura giusta di cui necessitano specialmente durante il periodo invernale (che oscilla tra i 4 °C e i 7 °C e che garantisce un naturale riposo). Questa necessità è indispensabile per una buona fioritura e crescita durante il periodo estivo.

Gli attrezzi e composti essenziali:

  • Un coltello multiuso è essenziale per la riproduzione a talea. 
  • Guanti in pelle. 
  • Piccole cesoie.
  • Un cucchiaio grosso per travasare piccole piante in spazi ridotti.
  • Un pennello a punta fine per l'impollinazione manuale. 
  • Un pennello a setole grandi e morbide è per pulire ragnatele e terra fra le spine. 
  •  Torba. 
  •  Pietrisco.
  •  Terriccio. 
  •  Ciottoli non più grandi di un pisello.

Terreno

Queste piante vivono in situazioni ambientali tra le più disparate come: terreni sassosi, deserti, anfratti rocciosi, sugli alberi. È molto importante perciò che il terreno sia il più possibile poroso e drenante in modo che l'acqua non stagni predisponendo l'insorgenza del marciume radicale. Si dovrà quindi disporre di un composto di terra non concimata con un'aggiunta di sabbia grossolana e un composto di mattoni triturati. Questo tipo di terriccio non permette alle radici di rimanere troppo a lungo imbevute di acqua. Per evitare questo inconveniente si dovrà avere cura, in alcune specie particolarmente delicate, di utilizzare vasi di terracotta e l'impiego di una pacciamatura leggera di ghiaietto, pozzolana, pomice o lava in granuli, in modo da scoraggiare l'insorgenza di marciumi al colletto.


Semi 

Per i coltivatori di piante succulente è il metodo che dà le maggiori soddisfazioni, ma devono essere seguite alcune regole essenziali. Molto importante è il terriccio e la temperatura in cui vanno conservati i semi. Per questo è meglio che siano utilizzati in serre, a questo scopo esistono in commercio piccole serre riscaldate che possono essere tenute anche in un appartamento.

I semi andranno deposti in un letto di terra composta da terra fine concimata e da sabbia fine, mentre i semi più grandi andranno leggermente ricoperti. Il terreno dovrà essere mantenuto sempre umido; la temperatura deve oscillare costantemente tra i 16 e i 21 °C. La serra va esposta in posizione di semi-luminosità; osservando queste regole dopo pochi giorni si avranno i primi germogli: alcune specie però, ad esempio le Opuntia, posso impiegare oltre un anno per germogliare.

Fioritura 

La fioritura delle succulente avviene per la maggioranza delle specie ogni anno nel periodo che va da maggio a novembre. Alcuni generi impiegano diversi anni a raggiungere la fioritura, come ad esempio le Yucca, le Sempervivum o le Agave. Queste piante si sviluppano a rosetta e, dopo diversi anni (per le agave ne occorrono anche fino a quindici), quando hanno raggiunto la robustezza sufficiente alla fioritura, la loro rosetta si sviluppa in fiore; se non hanno emesso polloni o rosette alla base, la pianta dopo la fioritura muore.
I cactus sono la famiglia che presenta più di 200 generi diversi. Di questi, alcuni, come per esempio la specie Zygocactus truncantus del genere Zygocactus, fiorisce a fine dicembre ed è per questo comunemente chiamata cactus di Natale; altre ancora, come nel genere Rebutia, fioriscono verso la metà dell'autunno.
In sostanza, diversificando accuratamente una scelta di piante succulente si potrà avere una fioritura durante tutto l'anno.

 
 



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